Il DAITARN 3 è un robot da combattimento costruito su Marte dal professor Haran Sozo. Si basa sulla tecnologia con cui sono stati realizzati i meganoidi, ma si differenzia da essi per la mancanza di volontà propria. Viene portato sulla Terra (contenuto in un missile di tipo Daitarn) da Banjo durante la fuga da Marte.
Il 3 rappresenta il numero di configurazioni che può assumere: astronave, robot (corpo base), carroarmato.
Altezza: 120 m
Peso: 800 tonnellate
Potenza: 50.000.000 cavalli
Tipo di alimentazione: energia solare
Anche la sua arma più potente, l'«attacco solare» sfrutta l'inesauribile energia del sole, accumulandone una grande quantità nel cerchio rosso che ha sulla fronte e liberandola tutta insieme con un terribile effetto distruttivo. Banjo usa quest'arma per dare il colpo di grazia al nemico ed accompagna il suo ultimo attacco con le parole: «Ed ora, con l'aiuto del sole, avrò la vittoria! Attacco solare! ENERGIA!!».
Può essere chiamato da Banjo attraverso un trasmettitore dalla forma di medaglione detto "trasmittente metallo" che porta sempre appeso al collo. Per poterlo pilotare è però necessario che la Mach Patrol, una futuristica automobile in grado di trasformarsi in aereo, entri all'interno del robot. A questo punto la cabina della vettura viene staccata e fatta giungere alla sala di controllo situata nel collo del robot. Il pilota non ha una visione esterna diretta, ma può osservare quanto accade nei dintorni attraverso una serie di monitor disposti a 360°.
Esiste anche un'altra versione del DAITARN 3, il cosidetto "Daitarn Spaziale" che è molto più grande della versione "normale" ma anche meno potente. Infatti può essere utilizzato solo nella forma "aereo" e non può trasformarsi.
Nelle immagini viene mostrata la sequenza di aggancio della Match Patrol al Daitarn 3 (in configurazione astronave). L'operazione viene effettuata da Banjo controllando un monitor sul quale è riprodotto il logo con la forma delle antenne del Daitarn.
Quando l'allineamento è corretto, due raggi trattori di colore bianco guidano la Match Patrol su una coppia di binari nell'hangar del'astronave.
Mentre inzia la trasoformazione in robot, la cabina di pilotaggio viene sganciata e portata al posto di guida del robot.
Quando il Daitarn 3 si trova in stand-by (configurazione astronave) viene custodito all'interno di uno dei cinque giganteschi missili situati nella profondità del mare, sotto la lussuosa villa di Banjo.
Della manutenzione e delle riparazioni si occupano molti piccoli robots automatici guidati dal "computer madre" Mesidel (costruito da Garrison).
Ogni volta che il Daitarn 3 viene chiamato dalla trasmittente metallo di Banjo, si apre un portello del missile da cui esce il robot in configurazione astronave. Volando, arriva fino al luogo dal quale è stato chiamato.
Astronave (modulo Spaziale): E' lo stato di stand-by del robot ed ha la forma di una nave spaziale. Viene usata raramente in battaglia perché dotata di armi poco potenti. Utilizzando il laser che irradia dalla parte anteriore, può essere impiegata anche in ambienti sotterranei.
Lunghezza: 100 m
Peso: 800 tonnellate
Velocità massima: mach 20
Robot (Corpo base): E' sicuramente la trasformazione più utilizzata e potente. E' costituita da un robot alto 120 metri dalle sembianze umanoidi.
Altezza: 120 m
Peso: 800 tonnellate
Potenza: 50.000.000 cavalli
Carro Armato: Ha la forma di un gigantesco carro armato spaziale che può penetrare nelle profondità della Terra e viaggiare sotto la superficie del mare. E' integrato anche con missili posteriori.
Lunghezza: 80 m (100 m se si includono anche i cannoni)
Peso: 800 tonnellate
Gittata massima cannoni: 108 km
La trasformazione più frequente del Daitarn è quella che gli permette di passare dalla configurazione "astronave" a quella "robot".
Dopo le varie fasi viene liberata una sfolgorante energia che si presenta sottoforma di croce.
A questo punto il robot è pronto a combattere e Banjo può finalmente gridare la mitica frase:
"Per la pace del mondo combatterò con il Daitarn 3. Se non hai paura di questa potenza, combatti!".
La trasformazione in carro armato è un po' più rara, ma sicuramente non meno importante per i combattimenti a terra.
Attacco Solare: E' la più famosa e potente arma del DAITARN 3 che viene usata in genere per dare il colpo di grazia all'avversario. Attraverso il circuito a forma di cerchio rosso posizionato sulla fronte il robot riesce ad assorbire una grande quantità di energia che poi libera con effetti devastanti.
Cannone: E' posto sotto ogni piede del robot. Spara proiettili a lunga distanza.
Grande Stella: E' quella gialla situata sul petto del robot. Può essere infatti staccata e lanciata come un boomerang.
Laccio: Esce dagli apparati rossi situati sui fianchi del robot. Viene usato per immobilizzare l'avversario ed avvicinarlo.
Lancia Perforante (Giavellotto): Arma molto efficace nei combattimenti corpo a corpo. Esce dal gionocchio del robot
Missile: Viene lanciato dalla rampa che si apre sulla pancia del robot ed è spesso sparato a raffica.
Mazza Ferrata (Martello): E' un'enorme palla metallica con micidiali aculei e legata ad una resistente catena.
Ragnatela: Esce dal palmo delle mani e viene utilizzata spesso per recuperare oggetti distanti senza danneggiarli.
Reazione Fumogena (Nebbia): E' un denso fumo bianco che esce dalle cavità poste sotto ai piedi (o da quella del missile) ed ha lo scopo di nascondere il robot alla vista del nemico.
Scissione attacco solare ("Attacco solare a tempesta" nella versione della Dynit): E' una variante dell'"attacco solare" che consiste nello sparare una seguenza a raffica di attacchi solari standard in diversi punti lungo la stessa direzione.
Scontro: Si tratta di un calcio potentissimo che viene usato spesso per distruggere completamente il Megaborg trapassato dall'attacco solare.
Scudo: Efficace mezzo di difesa. Viene formato aprendo due ventagli ed unendoli insieme.
Spada: Si forma con una serie di raggi emessi da un'impugnatura rossa che esce dal ginocchio del robot. E' l'arma più usata nei combattimenti corpo a corpo.
Stella: E' quella più piccola situata su ciascun avambraccio del robot. E' una versione ridotta della "Grande Stella".
Ventaglio: Esce dalla fessura superiore del gionocchio. Ce ne sono due ed unendosi formano lo scudo.
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3D del robot di Gianluca Panebianco. Parte delle immagini concesse da Enciclorobopedia.